A causa dei notevoli interessi commerciali che abbracciano l’intero argomento della profilassi della carie, sembra difficile arrivare ad una conclusione definitiva sull’efficacia dell’assunzione del fluoro e di quale forma sia la più indicata.
Esistono numerosi studi, molti sostenuti da case farmaceutiche e pochi indipendenti, le cui conclusioni sono opposte, si smentiscono l’un l’altro e non ci permettono di giungere a delle conclusioni definitive.
A questo punto ci deve aiutare il ragionamento.
Abbiamo delle certezze:
– l’assunzione del fluoro non è nociva per le persone purché entro le dosi indicate;
– paesi come Usa, Australia e Svizzera, ed altri 27 Paesi, fluorizzano regolarmente da anni l’acqua potabile presente nella rete idrica;
– WHO(world health organization) ha pubblicato un importante documento sull’utilità del Fluoro nella prevenzione della carie;
– non vi sono associazioni riportate in letteratura fra assunzione di fluoro e patologia tumorale;
– non vi sono associazioni riportate in letteratura fra assunzione di fluoro e patologia della Tiroide;
– Solo se assunto in quantità >14 mg al dì e per lunghi periodi esiste l’associazione con l’aumento della frequenza di fratture ossee;
– Pubblicazione del ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali (Italia) che consiglia la fluoro profilassi su larga scala per la popolazione italiana
– WHO ha ufficialmente chiesto ai paesi più sviluppati aiuto per diffondere prodotti a base di fluoro nei paesi in via di sviluppo;
– Che un eccesso nell’assunzione di fluoro comporta l’insorgenza di fluorosi.
Analizzando queste poche informazioni le conclusioni si possono trarre liberamente, magari approfondendo qualche argomento….
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