Devitalizzare vuol dire eliminare la polpa dentaria, cioè il nervo, l’arteria e la vena del dente quando sono infette. Così facendo il dente perde l’apporto nutritivo principale e non è più in grado di trasferire informazioni al cervello. Inizia una sorta di invecchiamento accelerato e diminuzione del ricambio di costituenti del dente.
Quando si devitalizza un dente:
Se c’è un ascesso;
Se bisogna protesizzarlo (in alcuni casi);
Se c’ è una forte sensibilità dentinale non altrimenti curabile;
Se c’è una carie che interessa la polpa.
La devitalizzazione si esegue con strumenti all’avanguardia, in nichel titanio, con l’ausilio di un microscopio operatorio e l’impiego della diga di gomma.
Richiede un impegno di circa 2 ore.
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