L’ipoplasia dello smalto è una disfunzione correlata ad alterazioni della matrice dell’organo dello smalto e non associata a patologie sistemiche.
È una patologia tipica dell’infanzia che perdura tutta la vita.

L’ipoplasia può essere di diverso grado: da severo a moderato in base all’area del dente interessata.
In pratica è la mancanza di tutto  o parte dello smalto che ricopre un dente.

Le cause vanno ricercate fra fattori genetici ereditari, cause acquisite (come malnutrizione, patologie esantematiche, sifilide congenita, ipocalcemia), traumi durante la formazione degli elementi dentari, sostanze chimiche e fattori idiopatici.

Gli elementi dentari più colpiti sono i primi molari permanenti, gli incisivi superiori e quelli inferiori.
I problemi principali generati dall’ipoplasia, sono la sensibilità dentinale al caldo freddo, scarsa estetica e, soprattutto l’aumentata predisposizione alla carie.
Per curare questa patologia la soluzione deve essere proporzionale al grado della patologia. Quindi un semplice restauro diretto ( otturazione ) in materiale composito, un intarsio per i casi intermedi e l’allestimento di una corona per i casi più gravi.
Anche l’età del paziente influenza la terapia. Essendo una patologia che insorge già durante l’eruzione del dente permanente (dai 6 anni circa), inizialmente si opta per il restauro diretto. Man mano che il dente erompe, riuscendo a garantire il posizionamento della diga si potrà optare per un restauro definitivo (otturazione) sia diretto che indiretto (intarsio o protesi).