Nel 2013 il Ministero della Sanità ha emanato alcune linee guida per la tutela della salute fra cui per la prevenzione della carie.
E’ finalmente indicato con precisione e univocità la NECESSITA’ DI ASSUMERE FLUORO PER PREVENIRE LA CARIE.
Quindi seguendo il link potrete avere nelle mani un documento che ci fornisce la tranquillità necessaria a somministrare il fluoro ai nostri figli e per poter sostenere con quei colleghi pediatri non ancora aggiornati la necessità dei vostri figli di assumere fluoro.
Segui il link per il documento in versione integrale.
Di seguito incollo la parte saliente delle raccomandazioni cliniche:
Fluoroprofilassi
La costante presenza di adeguate concentrazioni di fluoro nel cavo orale riduce significativamente il rischio di carie.
Il fluoro agisce:
1. rinforzando la struttura cristallina dello smalto con la formazione di fluoroapatite;
2. favorendo la remineralizzazione dello smalto demineralizzato;
3. svolgendo un effetto antimicrobici, soprattutto su Streptococcusmutans, così da diminuirne la capacità di adesione ai tessuti orali ed i tempi di moltiplicazione.
La fluoroprofilassi, intesa come prevenzione della carie attraverso l’utilizzo del fluoro, rappresenta la pietra miliare della prevenzione della carie ed è necessaria in tutti gli individui. Può essere effettuata per via sistemica e per via topica e, pertanto, negli anni sono stati sviluppati diversi mezzi di somministrazione del fluoro, ognuno dei quali con diverse concentrazioni, frequenze di uso e posologie (acqua fluorata, latte, sale, compresse, gocce, dentifrici, gel, vernici, ecc).
La somministrazione del fluoro, attualmente, non è raccomandabile in gravidanza in quanto non trova adeguato supporto dalle evidenze scientifiche disponibili, mentre relativamente alla metodica di somministrazione ed alla posologia è buona norma far riferimento al documento “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva” (http://www.salute.gov.it/sorrisoSalute/…/Linee_guida_approvate_10_ott_2008.pdf) e successive revisioni (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2073_allegato.pdf).
In definitiva, sarà compito dell’odontoiatra prescrivere, valutando caso per caso, il mezzo di somministrazione più idoneo così come la concentrazione di fluoro da utilizzare, il tutto dopo attenta considerazione del rischio microbiologico effettuato con le tecniche adeguate.
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