Il trattamento chirurgico deve essere considerato come un mezzo aggiuntivo alla terapia causale e alla terapia meccanica non chirurgica. Le diverse tecniche chirurgiche devono essere valutate primariamente in base alla loro capacità di ridurre tasche profonde e correggere altre situazioni che favoriscono l’accumulo di placca batterica, quali alterazioni dell’architettura gengivale ed ossea o coinvolgimento delle forcazioni.
Tasche con profondità al sondaggio maggiori di 5 mm hanno un rischio di recidiva 12 volte maggiore rispetto a tasche minori o uguali a 4 mm.
Denti pluriradicolati con lesioni delle forcazioni hanno maggior rischio di essere persi rispetto a denti senza coinvolgimento delle forcazioni.
Obiettivo primario della terapia chirurgica è quello di facilitare l’igiene orale domiciliare instaurando una morfologia gengivale, ossea e dentale conforme al raggiungimento di questo obiettivo.
Diverse procedure chirurgiche, variamente combinate, consentono di modificare l’anatomia gengivale/ossea/dentale.
La terapia chirurgica può essere utilizzata per ripristinare la dimensione biologica e ottimizzare l’esecuzione di restauri conservativi e protesici.
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